Promuovere la competenza sociale nell’autismo?

Promuovere la competenza sociale nell’autismo? Perché farlo? Uno dei compiti più difficili che ogni bambino si trova a dover affrontare è, senza dubbio, sapersi relazionare con i coetanei. Per riuscirci il bambino deve sapere, ad esempio, come entrare a far parte del gruppo, come negoziare le regole di un gioco, cosa fare se un altro bambino lo prende in giro, gli dà una spinta o gli risponde che non vuole giocare con lui.

 

Promuovere la competenza sociale? Quali sono le difficoltà che i bambini e ragazzi incontrano?

Molti bambini con difficoltà socio-relazionali vengono presi in giro dai coetanei, rimangono isolati e non sanno come interagire efficacemente. Spesso, quando provano a farlo, falliscono ma non capiscono il perché. In alcuni casi, i fattori ambientali, i fallimenti passati, l’ansia o i sintomi depressivi possono giocare un ruolo cruciale. Per alcuni i gravi problemi di condotta possono impedire di avere successo a livello sociale.

Perché i ragazzi con autismo incontrano difficoltà nella competenza relazionale?

I bambini con autismo hanno spesso difficoltà nell’assumere punti di vista diversi dal proprio, nel leggere le emozioni degli altri, oppure nella capacità di decifrare i segnali non verbali nelle interazioni sociali, come le espressioni del volto, l’intonazione della voce e i gesti.

Promuovere la competenza sociale nell’autismo. Come fare?

Per l‘insegnamento delle abilità sociali si possono seguire alcune delle seguenti procedure:

 

  • il modeling: l’osservazione di un modello che esegue il comportamento;
  • il role playng: la simulazione di u
  • n ruolo da parte di chi osserva il comportamento;
  • il feedback: l’informazione retroattiva da parte di altri sul comportamento emesso;
  • la generalizzazione del comportamento appreso.

Ogni abilità che si intende insegnare ai bambini deve essere smontata e analizzata nelle sue diverse componenti, nei passi che la compongono e che i partecipanti dovranno apprendere.