Mio figlio è autistico: una diagnosi che fa paura

Mio figlio è autistico… la frase più dolorosa con cui un genitore deve fare i conti. Sicuramente il momento della diagnosi è un periodo doloroso, in cui mamma e papà devono fare i conti con il “bambino ideale” dell’immaginario comune. Le fantasie che tutti i genitori hanno sui propri figli, come chiedersi: “chissà il mio bambino cosa farà da grande?!”, “chissà quale percorso di studio farà?”, “chissà se riuscirò a diventare nonno/a presto!”. Queste sono tutte fantasie che accomunano molti genitori, ma i genitori di bambini autistici hanno altre preocupazzioni!

Mio figlio è autistico: cosa posso fare?

Caro genitore, se ci stai leggendo vorremmo aiutarti a pensare positivo! Oggi, con i nuovi interventi riabilitativi si possono fare ottimi lavori volti a migliorare la qualità della vita dei nostri bimbi speciali. L’ABA è sciuramente la scienza più adatta nel trattamento del disturbo dello spetttro autistico. Quello che devi fare è affidarti a professionisti seri e competenti! Punto Psicologico Autismo, ha uno staff molto preparato che può aiutarti.

Mio figlio è autistico: accettazione e positività

La maggior parte dei genitori, deve lavorare molto sia su loro stessi che a livello di coppia. Spesso accettare la diagnosi, nelle fasi iniziali, può essere molto difficile. Ci sono molti dubbi e domande che una famiglia si pone:

  • il mio bimbo/a avrà mai una vita normale?
  • parlerà?
  • sarà autosufficiente?
  • cosa succederà quando non ci saremo più?

 

 

Sono domande sicuramente complesse, la cui risposta non può essere data in poche righe. Una famiglia solida che poggia su basi sicure e amorevoli, è sicuramente una buona base su cui lavorare. Spesso il saper chiedere aiuto e il farsi aiutare è un gesto di grande amore verso il proprio figlio e la propria famiglia. Noi psicologhe non solo lavoriamo con interventi riabilitativi costruiti ad hoc sul bimbo/a, ma lavoriamo in completa sinergia con i genitori, ci preoccupiamo del benessere psico fisico del genitore, perchè riteniamo che un genitore sereno sia un pilastro fondamentale su cui contare a fini terapeutici.

Mio figlio è autistico: pensa al qui ed ora

aba

Caro genitore, non farti domande a lungo termine, potresti perdere la meta! fatti domande a breve termine:

cosa posso fare oggi per migliorare la qualità del tempo per il mio bimbo/a?

Lavora nel qui ed ora per gettare basi solide per obiettivi futuri, affidati a professionisti esperti che ti faranno fare piccoli passi giorno per giorno!

Non si può pretendere di scalare una vetta senza essersi allenati prima, bisogna prima farsi il fiato, allenare i muscoli, prepararsi per la scalata! Così è il nostro lavoro, lavorare a partire da piccoli gesti, passo dopo passo, rispettando i tempi del nostro bimbo/a. Solo con basi solide potremo lavorare su obiettivi grandi!