Colloquio psicologico per l’autismo:

Se vuoi capire veramente qualcosa, prova a cambiarla Kurt Lewin

ILcolloquio psicologico per l’autismo è un incontro nel quale una persona (o più persone come nel caso di coppie o famiglie), grazie al supporto di un professionista, ovvero lo psicologo, può trovare un proprio spazio personale e riservato nel quale poter esprimere un disagio e trovare la modalità per risolverlo e raggiungere uno stato di benessere.

Il colloquio psicologico è un momento molto importante in quanto la persona può sentirsi libera di tirar fuori le proprie emozioni, problematiche personali, difficoltà di varia natura e richiedere un aiuto per raggiungere un obiettivo.

Lo psicologo durante il colloquio ha il compito primario di instaurare una relazione che si basi su di un RAPPORTO EMPATICO POSITIVO, ovvero basato sulla libera espressione dei pensieri, delle emozioni, costruendo una relazione di fiducia reciproca che abbia soprattutto, da parte dello psicologo, assenza del giudizio e piena comprensione delle dinamiche del paziente.

Colloquio psicologico per l'autismo

Il colloquio clinico con un bambino è una situazione che presenta molte difficoltà e richiede grande esperienza.

Se stabilire una relazione con un soggetto durante un colloquio clinico è complicato, lo è ancor di più nel caso di un bambino, ma allo stesso tempo è fondamentale. Le psicologhe del Centro, nel corso degli anni, hanno sviluppato una grande sensibilità e capacità di ascolto nei confronti dei più piccoli.

Oggi, il bambino viene visto come un soggetto autonomo, portatore di bisogni e caratteristiche specifiche ed è importante l’idea dell’infanzia come una fase fondamentale della vita che è necessario imparare a conoscere perché pone le basi per il successivo sviluppo dell’individuo. Il colloquio con i bambini può essere richiesto in diverse situazioni cliniche (esame della salute mentale, valutazione psicologica, valutazione dello sviluppo, indagine su violenze o negligenze, ai fini di ricerca, necessità di sistemare il bambino in un nuovo ambiente) e quindi la forma e il contenuto variano di conseguenza.

Il colloquio clinico con un bambino è una situazione che presenta molte difficoltà e richiede grande esperienza.

Se stabilire una relazione con un soggetto durante un colloquio clinico è complicato, lo è ancor di più nel caso di un bambino, ma allo stesso tempo è fondamentale. Le psicologhe del Centro, nel corso degli anni, hanno sviluppato una grande sensibilità e capacità di ascolto nei confronti dei più piccoli.

Oggi, il bambino viene visto come un soggetto autonomo, portatore di bisogni e caratteristiche specifiche ed è importante l’idea dell’infanzia come una fase fondamentale della vita che è necessario imparare a conoscere perché pone le basi per il successivo sviluppo dell’individuo. Il colloquio con i bambini può essere richiesto in diverse situazioni cliniche (esame della salute mentale, valutazione psicologica, valutazione dello sviluppo, indagine su violenze o negligenze, ai fini di ricerca, necessità di sistemare il bambino in un nuovo ambiente) e quindi la forma e il contenuto variano di conseguenza.

Aree di intervento del colloquio psicologico in età evolutiva

  • Problematiche relative allo sviluppo emotivo, relazionale e sociale (disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, disturbi del controllo sfinterico, ansia da separazione, fobie, tic nervosi, difficoltà di socializzazione)

  • Problematiche relative all’area cognitiva e comportamentale (difficoltà scolastiche, problemi di linguaggio, iperattività, difficoltà di concentrazione)

  • Problematiche relative allo sviluppo psicomotorio

  • Disturbi Specifici dell’Apprendimento

  • Disturbi dello spettro autistico

Aree di intervento del colloquio psicologico in età adulta

  • Disturbi di ansia, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo

  • Disturbi legati allo stress sul lavoro e al burnout

  • Depressione

  • Problematiche affettive e di coppia