AUTISMO E SCUOLA:una sfida continua
Autismo e scuola è un argomento molto importante a cui prestare attenzione! Gli allievi con autismo frequentano regolarmente la scuola e sono seguiti dall’insegnante di sostegno e da educatori o assistenti. Il trattamento efficace dell’autismo, però, non è semplice. I genitori spesso lamentano competenze specifiche poco diffuse nel personale scolastico.
Autismo e Scuola: quali sono le difficoltà?
Le diffcoltà che riguarda l’argomento Autismo e Scuola sono molteplici. Spesso la scuola non riesce ad affrontare tutte le problematiche legate al disturbo dell’Autismo a scuola poiché manca una preparazione specifica e non si può lasciare tutto al caso o all’improvvisazione. I genitori dei bambini autistici lottano quotidianamente con questa realtà e spesso questi bambini sono esclusi da molte attività proprio perché non si sa come gestire i loro comportamenti e la loro imprevedibilità, a seconda di come percepiscono l’ambiente attorno a loro.
Le insegnanti curriculari e di sostegno oggi più che mai sono chiamate a rispondere in maniera adeguata ai differenti bisogni di questi bambini, senza essere supportate né, molto spesso, avere una formazione specifica. I bambini affetti da questo disturbo richiedono tanta energia, attenzione e lavoro a chi gli è accanto, ma soprattutto richiedono “strategie di gestione specifiche” per stabilire una relazione positiva che ne favorisca gli apprendimenti.
Ecco consigli utili per le insegnanti:
– Rispettare i suoi tempi e non richiedere troppi cambiamenti improvvisi
– Strutturare la sua giornata in modo chiaro, pianificando in anticipo le attività
– Rivolgersi a lui in modo calmo e chiaro
Autismo e Scuola: formazione insegnati
La formazione degli insegnanti sul tema Autismo e Scuola è spesso diffcoltosa. Gli insegnanti di sostegno sono formati oggi con un titolo di specializzazione polivalente, che non comprende un percorso di studi specifico per il trattamento dell’autismo. Spesso ci si appella alla loro buona volontà , allo studio personale o alle competenze che maturano nel tempo. Non basta. Occorre anche che prestino molta attenzione ai suggerimenti dei genitori e dei terapisti, in modo da contribuire efficacemente al trattamento. In classe devono individuare strategie ad hoc, consapevoli che nell’autismo vi è mancanza di generalizzazione e di apprendimento incidentale, comprensione letterale, difficoltà di coinvolgimento, reazione agli stimoli. Devono presentare consegne chiare e semplici, note, anticipare i cambiamenti, insegnare le abilità sociali, utilizzare strumenti di presentazione. Devono fare questo e tante altre cose, in accordo con le famiglie e con i terapisti. La parola d’ordine, mai come in questo caso, è sinergia.
Autismo e Scuola: un’alleanza da costruire
L’esito più evidente di tale alleanza è la stesura del PEI (Piano Educativo Individualizzato), documento che la scuola redige in collaborazione con tutti i servizi che seguono questi bambini e ragazzi, e che deve essere approvato anche dalla famiglia. Il PEI non è solo un “pezzo di carta”, come purtroppo spesso viene svalutato, ma una colonna portante del percorso di crescita degli alunni con disabilità; esso viene stilato sulla base della Diagnosi Funzionale scritta dal Neuropsichiatra Infantile e sul Profilo Dinamico Funzionale compilato dagli insegnanti proprio a partire da questa Diagnosi. La caratteristica di questi documenti è di valutare il funzionamento di ogni bambino per tutte le aree personali, sociali e scolastiche, evidenziando non solo le criticità, ma anche i punti di forza (è bene ricordare, infatti, che accanto a molti deficit, spesso sono presenti delle abilità, specie percettive e visuo-spaziali, attenzione per i dettagli e meticolosità). In questo modo viene costruito un iter scolastico che permette al singolo soggetto di raggiungere i propri obiettivi, tarati sulle sue potenzialità e sui suoi margini di miglioramento.
Punto Psicologico Autismo Bergamo svolge interventi sclolastici nell’ottica di favore il concetto -Autismo e Scuola- integrando diverse figure professionali al fine di lavorare verso un obiettivo comune: il benessere del bambino!