Amicizia nei bambini con autismo: sviluppare l’empatia!

Fare amicizia per un bambino autistico può essere molto difficile, perciò lo sviluppo dell’empatia nei bambini con autismo è davvero una sfida importante. Per un bambino autistico, infatti, è molto difficile mettersi nei panni dell’altro, capire gli stati mentali interni altrui e comprendere le intenzioni ed il fine delle azioni degli altri. L’area che risente di più di questo deficit è quella sociale, sono bambini che fanno fatica a comprendere le emozioni degli altri e a provare empatia.

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Amicizia ed empatia nell’autismo: perché è importante svilupparla?

Gli stati mentali non si possono vedere o afferrare concretamente, eppure gli esseri umani sono sicuri che gli stati mentali esistono e che svolgono un ruolo centrale nella loro vita. Sono proprio questi stati interni che spingono le persone a perseguire certe mete, che le guidano nelle scelte delle loro azioni appropriate e permettono loro di raggiungere obiettivi complessi. L’attribuzione di stati mentali permette una comprensione causale senza la quale non sarebbero possibili le più comuni interazioni sociali.

amicizia e autismo:

come i genitori possono lavorare sull’empatia?

  • LAVORARE SULLA NOSTRA EMPATIA DA GENITORI

Possiamo trasmettere la capacità empatica ai nostri figli solo se a nostra volta siamo stati figli rispettati ed ascoltati, se ci siamo sentiti accolti nei nostri sentimenti e necessità di figli, se non ci è stata negata la consolazione, l’accettazione e la dolcezza. Di conseguenza il primo passo indispensabile perchè i nostri figli siamo empatici è risolvere le nostre “sofferenze emotive”.

 

  • ESSERE DI ESEMPIO

I bambini apprendono da ciò che facciamo non da ciò che diciamo loro di fare,riguardo all’empatia questo è doppiamente vero. L’esempio che diamo loro permetterà ai nostri figli di imparare che le persone sono capaci di comprendere gli altri, mettersi nei loro panni, commuoversi e vivere i sentimenti senza giudicare.

 

I vostri atteggiamenti e il vostro modo di parlare agli altri sarà ciò che maggiormente farà capire ai vostri figli il modo corretto di comportarsi e di mettersi in relazione agli altri e ciò vale anche quando ci sono conflitti e divergenze di opinione.

  • RELAZIONARSI EMPATICAMENTE CON LORO 

Se quando siamo bambini invece di ricevere accettazione veniamo repressi o ignorati con la crescita verrà danneggiata la nostra autostima. Sicuramente da questo articolo ci si rende conto che già semplicemente l’essere genitori empatici con i propri figli è il modo migliore per aiutarli a sviluppare questa capacità. Per aiutare i figli a comprendere gli altri dobbiamo prima di tutto aiutarli a comprendere se stessi e questo è un processo che inizia con il permettere ai nostri figli di esprimere le loro necessità e i loro sentimenti (anche negativi!).

 

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  • RICONOSCERE E NOMINARE LE EMOZIONI 

Per poter riconoscere le emozioni degli altri e identificarsi in esse è indispensabile saper riconoscere le proprie. Per questo i punti precedentemente spiegati sono importantissimi, se i genitori danno valore alle emozioni dei figli egli imparerà che le sue emozioni sono importanti e non le negherà.Dalla prima infanzia possiamo aiutarli ad esprimere le emozioni e a nominarle e identificarle. “sei felice!, sei arrabbiato, hai paura..” le situazioni della vita quotidiana ci danno moltissime opportunità per lavorare sulle emozioni e per parlare delle emozioni che provano gli altri e che esprimono con il comportamento.